Nella prima parte del confronto fra le due produttrici di SoC, Qualcomm e Mediatek, abbiamo visto come nella fascia temporale compresa tra il 2007 e il 2010 l'azienda Taiwanese non rappresentasse in alcun modo un "fastidio" per il colosso statunitense.
L'allora "piccola" Mediatek aveva una presenza sul mercato internazionale pressochè nulla ed era in grado di offrire esclusivamente SoC di fascia bassa, che in quanto a prestazioni, nel migliore dei casi, pareggiavano le capacità velocistiche dei SoC Qualcomm con cui condividevano l'architettura; con il piccolo dettaglio che quest'ultimi erano presenti sul mercato già da uno o due anni. Insomma Mediatek oltre a non essere un competitor alla pari di Qualcomm, partiva addirittura con gap tecnologico di quasi due anni rispetto all'azienda californiana.
L'allora "piccola" Mediatek aveva una presenza sul mercato internazionale pressochè nulla ed era in grado di offrire esclusivamente SoC di fascia bassa, che in quanto a prestazioni, nel migliore dei casi, pareggiavano le capacità velocistiche dei SoC Qualcomm con cui condividevano l'architettura; con il piccolo dettaglio che quest'ultimi erano presenti sul mercato già da uno o due anni. Insomma Mediatek oltre a non essere un competitor alla pari di Qualcomm, partiva addirittura con gap tecnologico di quasi due anni rispetto all'azienda californiana.
Nella prima parte del confronto tra Qualcomm e Mediatek avevamo visto darsi battaglia SoC derivanti da tre tipologie di architetture differenti, la ARM9, la ARM11 e l'architettura Scorpion proprietaria di Qualcomm. In questa seconda parte del confronto le architetture presenti sono salite a quattro, troviamo ancora un esponente dell'architettura Scorpion ed assistiamo all'introduzione delle architetture Cortex-A5, Cortex-A9 e della nuova architettura customizzata da Qualcomm, la Krait; analizzeremo così i SoC prodotti dalle due azienze negli anni 2011 e 2012. Lo strapotere di Qualcomm fu riconfermato oppure Mediatek riuscii a ribaltare una situazione che, dalla prima analisi, risultava decisamente poco rosea per quest'ultima?
Prima di scoprirlo presentiamo velocemente le architetture che si giocano la leadership delle prestazioni in questa seconda analisi:
I Cortex-A5 nascono con il preciso compito di soppiantare nei device di fascia bassa i vetusti ARM9 e ARM11, il Cortex-A9 è invece un processore ad alte prestazioni destinato quindi a device di fascia più alta rispetto ai Cortex-A5, la prima CPU customizzata Qualcomm, ossia la Scorpion, si pone invece a metà strada tra i Cortex-A8 (non adottata dai SoC presenti in questa analisi) e i già citati Cortex-A9, infine la nuova CPU personalizzata Qualcomm, quindi la Krait, si pone addirittura al di sopra dei Cortex-A9 e va a condividere parte dell'architettura con i potenti Cortex-A15 (non ancora adottati dai SoC presenti in questa comparativa e destinati a confrontarsi nella fascia delle CPU Krait).
Terminate le presentazioni passiamo ora ad osservare le prestazioni, lato CPU, dei SoC prodotti da Qualcomm e Mediatek dal 2011 al 2012 alle prese con il benchmark AnTuTu, premettendo però che sono stati esclusi da quest'analisi i SoC Mediatek MT6515, MT6517 ed MT6517T, in quanto differiscono esclusivamente nel modulo radio rispetto ai SoC MT6575, MT6577 ed MT6577T, essendo quindi a tutti gli effetti le stesse CPU:
Terminate le presentazioni passiamo ora ad osservare le prestazioni, lato CPU, dei SoC prodotti da Qualcomm e Mediatek dal 2011 al 2012 alle prese con il benchmark AnTuTu, premettendo però che sono stati esclusi da quest'analisi i SoC Mediatek MT6515, MT6517 ed MT6517T, in quanto differiscono esclusivamente nel modulo radio rispetto ai SoC MT6575, MT6577 ed MT6577T, essendo quindi a tutti gli effetti le stesse CPU:
Da notare come rispetto alla prima parte di questo confronto, che analizzava i "System on a Chip" prodotti in circa 4 anni, i SoC presi in esame sono passati da diciassette a diciannove; un'impennata produttiva notevole se si considera che gli anni di cui trattiamo in questa seconda parte sono "solamente" due.
Dopo questa piccola nota cominciamo a commentare le prestazioni dei SoC partendo dal basso della classifica:
Sorprendentemente a ricoprire il ruolo di "fanalino di coda" non ritroviamo un SoC Mediatek bensì un SoC Qualcomm, per l'esattezza l'MSM7225A, dotato di una frequenza di soli 600 Mhz; nonostante sia dotato della CPU più lenta del lotto rappresenta comunque un salto prestazionale notevole rispetto a quasi la metà dei SoC analizzati nella precedente analisi. A titolo di paragone vi basti pensare che il SoC Qualcomm MSM7627, un ARM11 single core con una frequenza di 800 Mhz che si posizionava circa a metà classifica, totalizzava 295 punti nel test CPU Integer e 210 punti nel test CPU Float Point. Quindi l'MSM7225A pur avendo una frequenza di clock decisamente inferiore rispetto all'MSM7627 risulta essere leggermente più prestante di quest'ultimo, per l'esattezza del 7,8% nel test CPU Integer e del 7,14% nel test CPU Float Point, ed il merito di ciò va sicuramente attribuito all'adozione delle CPU Cortex-A5; CPU che già con questo MSM7225A porta a compimento lo scopo per cui è nata, ossia spazzare via i vecchi ARM9 ed ARM11 ponendosi già al di sopra di tutti i SoC precedentemente analizzati e che adottavano tali tipologie di core.
Scorrendo verso l'alto la classifica notiamo che non solo il fanalino di coda è a marchio Qualcomm ma anche i quattro SoC successivi, ciò rappresenta un netto cambiamento rispetto all'analisi precedente in quanto nelle cinque pozioni di coda trovavamo addirittura due dei quattro SoC Mediatek presenti nella comparativa.
L'MSM7227A e l'MSM7225A entrambi con una frequenza di 800 Mhz presentano prestazioni pressochè identiche, quest'ultimo però ci aiuta a capire l'efficienza dei core Cortex-A5 perchè a fronte di un aumento della frequenza di clock del 33%, rispetto al MSM7225A con clock a 600 Mhz, restituisce prestazioni superiori del 45,9% nel test CPU Integer e del 40,4% nel test CPU Float Point.
Se l'MSM7225A ha dimostrato l'ottima efficenza del core Cortex-A5 e come le performance riescano a scalare in maniera ottimale all'aumentare della frequenza, l'MSM7227A con clock di 1 Ghz ci dimostra invece che dopo gli 800 Mhz le performance non scalano in maniera così marcata come dal passaggio 600 Mhz / 800 Mhz. Passando così dagli 800 Mhz ai 1000 Mhz c'è una leggera perdita di efficienza e le prestazioni non scalano come abbiamo visto precedentemente, pur rimanendo comunque ottime; così a fronte di un aumento di clock del 25% il punteggio del MSM7227A aumenta del 25,1% nel test CPU Integer e del 18% nel test CPU Float Point.
A seguire troviamo l'MSM7627A che è sempre un Cortex-A5 con frequenza ad 1 Ghz e che offre prestazioni solo leggermente superiori all'MSM7227A 1 Ghz, in quanto nel test CPU integer il punteggio è superiore dell'8% e del 6,97% nel test CPU Float Point.
Dopo l'MSM7627A ecco finalmente il primo SoC di Mediatek, l'MT6575, che non adotta il core di fascia bassa Cortex-A5 ma il ben più prestante Cortex-A9 con una frequenza di clock di 1 Ghz; a parità di frequenza con il precedente SoC Qualcomm, l'MT6575 restituisce un punteggio superiore del 16,72% nel test CPU Integer e addirittura del 39,35% nel test CPU Float Point, per prestazioni mediamente superiori del 28% rispetto all'MSM7627A di Qualcomm.
Con questo MT6575 terminano i SoC single core presenti nella comparativa e si passa ai più prestanti dual core. Ecco quindi il primo esponente di questa categoria l'MSM8225, un dual core Cortex-A5 che voglio confrontare direttamente con l'MT6577 che supera il SoC Qualcomm di una posizione. Quest'ultimo adotta i core Cortex-A9 e nonostante questa disparità architetturale il prodotto Qualcomm tallona da molto vicino il SoC Mediatek, l'MT6577 restituisce infatti prestazioni superiori dell'8,4% nel test CPU Integer e solamente dell'1,1% nel test CPU Float Point. Se in configurazione single core il Cortex-A9 restituiva prestazioni medie superiori del 28% rispetto ad un Cortex-A5, la percentuale di vantaggio cala drasticamente quando adotta una configurazione dual core e deve confrontarsi con i Cortex-A5 anch'essi in configurazione dual core; dal 28% di vantaggio si passa infatti ad un risicatissimo 4,76% ed è forse in questa percentuale che si trova la ragione per cui Qualcomm non ha mai adottato core Cortex-A9 per i suoi SoC ma ha preferito creare il core customizzato "Scorpion".
Salendo ulteriormente cominciano a fare capolino i nuovi core Krait di Qualcomm, l'MSM8230 mostra però un comportamento anomalo visto il basso punteggio di 1052 punti nel test CPU Integer, soprattutto se paragonato all'MSM8227. Quest'ultimo è sempre un dual core Krait ma con una frequenza di 200 Mhz inferiore a quella dell'8230, ossia un 20% in meno, eppure nonostante questo l'MSM8227 restituisce prestazioni di gran lunga superiori nel test CPU Integer, con un punteggio di 1451 punti e quindi superiore del 37,92% rispetto a quanto totalizzato dall'MSM8230 nel medesimo test; le prestazioni sono lievemente più coerenti nel test CPU Float Point che vede l'MSM8230 in vantaggio del 4,5% sull'MSM8227.
Successivamente troviamo l'MSM8625 che dimostra ancora una volta la validità dei core Cortex-A5, nonostante la loro natura "economica", con prestazioni che stupiscono e che gli permettono di superare in prestazioni due SoC su base Krait ed uno basato su Cortex-A9. Se le prestazioni nel test CPU Float Point sono leggermente al di sotto dei due SoC con core Krait, ma decisamente superiori a quelle del dual core Cortex-A9 MT6577 con un +17,98%, è nel test CPU Integer che l'MSM8625 guadagna il vantaggio che gli permette di sopravanzare i due SoC con core Krait, totalizzando un punteggio superiore del 49,8% rispetto all'MSM8230 (che ricordo mostra prestazioni anomale) e dell'8,61% rispetto all'MSM8227.
Dopo l'MSM8625 troviamo un altro SoC che ha un comportamento prestazionale anomalo e mi riferisco all'MSM8960T, che nonostante abbia core Krait e una frequenza di ben 1,7 Ghz offre prestazioni solo lievemente maggiori all'MSM8625 (mediamente del 3,8%) mentre viene sopravanzato da SoC che, teoricamente, gli dovrebbero essere inferiori.
L'esempio più lampante è l'APQ8060, basato sul "vecchio" core Scorpion, che a pari frequenza offre prestazioni inferiori del 74,55% nel test CPU Float Point ma recupera nel test CPU Integer con un impressionante punteggio di 2080 punti, che gli garantisce un vantaggio del 59,39%, sopravanzando così il teoricamente più prestante MSM8960T.
A seguire troviamo il SoC Mediatek più prestante del lotto, l'MT6577T, che si piazza nella sesta posizione della classifica. Questo SoC segna un grande miglioramento nella produzione hardware di Mediatek rispetto alla prima analisi, visto che nella prima parte del confronto il miglior SoC dell'azienda Taiwanese si piazzava solamente al decimo posto; a titolo di paragone vi basti pensare che dal miglior SoC Mediatek della precedente analisi a questo MT6577T c'è stato un incremento prestazionale incredibile che si quantifica in un +434,87% nel test CPU Integer e addirittura un +584,24% nel test CPU Float Point.
A spartirsi le posizioni di testa troviamo esclusivamente SoC Qualcomm dotati di core Krait, con l'MSM8960, l'MSM8660A e l'MSM8260 che offrono prestazioni pressochè allineate, anche se l'MSM8960 mostra un piccolo "cedimento" nel test CPU Integer, mentre svetta in cima alla classifica il Qualcomm APQ8064, l'unico quad core presente nella comparativa. Quest'ultimo, grazie ai core Krait, alla sua configurazione quad core e alla frequenza di 1,5 Ghz, riesce a sprigionare performance assolutamente inarrivabili per tutti gli altri SoC e distanzia il secondo SoC in classifica, ossia l'MSM8260A, con un +97,5% nel test CPU Integer e addirittura un +133,14% nel test CPU Float Point.
Nella prima parte del confronto tra Qualcomm e Mediatek concludevo l'analisi affermando che l'unica scelta possibile nella fascia media, medio/alta ed alta era Qualcomm mentre Mediatek poteva essere scelta soltanto per equipaggiare smartphone di fascia bassa ma come vi avevo anticipato le cose sarebbero cambiate.
Ecco quindi che in questa seconda parte del confronto troviamo una Mediatek agguerrita e in grande spolvero che non offre una quantità di SoC paragonabile a quella del colosso californiano ma ne presenta solamente tre, tutti però di ottima qualità.
Mediatek, per quanto riguarda questa comparativa, se ne esce con il miglior SoC single core in grado di mettere dietro di se ben cinque prodotti Qualcomm, offre un discreto SoC di fascia media con il suo MT6577 e insidia la fascia medio/alta con il suo MT6577T; insomma un bel cambiamento per un'azienda che in precedenza non poteva permettersi pressochè nessun confronto con la potente Qualcomm.
Quest'ultima dal canto suo produce una quantità inusitata di SoC in grado di andare a coprire ogni anfratto di ogni fascia del mercato, da quella più bassa a quella più alta, e ci ricorda sempre il livello tecnologico e prestazionale che è in grado di sprigionare grazie a prodotti come il mostruoso APQ8064; insomma resta sempre lei l'azienda da battere.
Nella prossima comparativa andremo a vedere se Mediatek continuerà a migliorare e quindi ad avvicinarsi a Qualcomm oppure se quest'ultima sarà in grado di porre tra se e l'azienda Taiwanese, un gap nuovamente incolmabile.
Dopo questa piccola nota cominciamo a commentare le prestazioni dei SoC partendo dal basso della classifica:
Sorprendentemente a ricoprire il ruolo di "fanalino di coda" non ritroviamo un SoC Mediatek bensì un SoC Qualcomm, per l'esattezza l'MSM7225A, dotato di una frequenza di soli 600 Mhz; nonostante sia dotato della CPU più lenta del lotto rappresenta comunque un salto prestazionale notevole rispetto a quasi la metà dei SoC analizzati nella precedente analisi. A titolo di paragone vi basti pensare che il SoC Qualcomm MSM7627, un ARM11 single core con una frequenza di 800 Mhz che si posizionava circa a metà classifica, totalizzava 295 punti nel test CPU Integer e 210 punti nel test CPU Float Point. Quindi l'MSM7225A pur avendo una frequenza di clock decisamente inferiore rispetto all'MSM7627 risulta essere leggermente più prestante di quest'ultimo, per l'esattezza del 7,8% nel test CPU Integer e del 7,14% nel test CPU Float Point, ed il merito di ciò va sicuramente attribuito all'adozione delle CPU Cortex-A5; CPU che già con questo MSM7225A porta a compimento lo scopo per cui è nata, ossia spazzare via i vecchi ARM9 ed ARM11 ponendosi già al di sopra di tutti i SoC precedentemente analizzati e che adottavano tali tipologie di core.
Scorrendo verso l'alto la classifica notiamo che non solo il fanalino di coda è a marchio Qualcomm ma anche i quattro SoC successivi, ciò rappresenta un netto cambiamento rispetto all'analisi precedente in quanto nelle cinque pozioni di coda trovavamo addirittura due dei quattro SoC Mediatek presenti nella comparativa.
L'MSM7227A e l'MSM7225A entrambi con una frequenza di 800 Mhz presentano prestazioni pressochè identiche, quest'ultimo però ci aiuta a capire l'efficienza dei core Cortex-A5 perchè a fronte di un aumento della frequenza di clock del 33%, rispetto al MSM7225A con clock a 600 Mhz, restituisce prestazioni superiori del 45,9% nel test CPU Integer e del 40,4% nel test CPU Float Point.
Se l'MSM7225A ha dimostrato l'ottima efficenza del core Cortex-A5 e come le performance riescano a scalare in maniera ottimale all'aumentare della frequenza, l'MSM7227A con clock di 1 Ghz ci dimostra invece che dopo gli 800 Mhz le performance non scalano in maniera così marcata come dal passaggio 600 Mhz / 800 Mhz. Passando così dagli 800 Mhz ai 1000 Mhz c'è una leggera perdita di efficienza e le prestazioni non scalano come abbiamo visto precedentemente, pur rimanendo comunque ottime; così a fronte di un aumento di clock del 25% il punteggio del MSM7227A aumenta del 25,1% nel test CPU Integer e del 18% nel test CPU Float Point.
A seguire troviamo l'MSM7627A che è sempre un Cortex-A5 con frequenza ad 1 Ghz e che offre prestazioni solo leggermente superiori all'MSM7227A 1 Ghz, in quanto nel test CPU integer il punteggio è superiore dell'8% e del 6,97% nel test CPU Float Point.
Dopo l'MSM7627A ecco finalmente il primo SoC di Mediatek, l'MT6575, che non adotta il core di fascia bassa Cortex-A5 ma il ben più prestante Cortex-A9 con una frequenza di clock di 1 Ghz; a parità di frequenza con il precedente SoC Qualcomm, l'MT6575 restituisce un punteggio superiore del 16,72% nel test CPU Integer e addirittura del 39,35% nel test CPU Float Point, per prestazioni mediamente superiori del 28% rispetto all'MSM7627A di Qualcomm.
Con questo MT6575 terminano i SoC single core presenti nella comparativa e si passa ai più prestanti dual core. Ecco quindi il primo esponente di questa categoria l'MSM8225, un dual core Cortex-A5 che voglio confrontare direttamente con l'MT6577 che supera il SoC Qualcomm di una posizione. Quest'ultimo adotta i core Cortex-A9 e nonostante questa disparità architetturale il prodotto Qualcomm tallona da molto vicino il SoC Mediatek, l'MT6577 restituisce infatti prestazioni superiori dell'8,4% nel test CPU Integer e solamente dell'1,1% nel test CPU Float Point. Se in configurazione single core il Cortex-A9 restituiva prestazioni medie superiori del 28% rispetto ad un Cortex-A5, la percentuale di vantaggio cala drasticamente quando adotta una configurazione dual core e deve confrontarsi con i Cortex-A5 anch'essi in configurazione dual core; dal 28% di vantaggio si passa infatti ad un risicatissimo 4,76% ed è forse in questa percentuale che si trova la ragione per cui Qualcomm non ha mai adottato core Cortex-A9 per i suoi SoC ma ha preferito creare il core customizzato "Scorpion".
Salendo ulteriormente cominciano a fare capolino i nuovi core Krait di Qualcomm, l'MSM8230 mostra però un comportamento anomalo visto il basso punteggio di 1052 punti nel test CPU Integer, soprattutto se paragonato all'MSM8227. Quest'ultimo è sempre un dual core Krait ma con una frequenza di 200 Mhz inferiore a quella dell'8230, ossia un 20% in meno, eppure nonostante questo l'MSM8227 restituisce prestazioni di gran lunga superiori nel test CPU Integer, con un punteggio di 1451 punti e quindi superiore del 37,92% rispetto a quanto totalizzato dall'MSM8230 nel medesimo test; le prestazioni sono lievemente più coerenti nel test CPU Float Point che vede l'MSM8230 in vantaggio del 4,5% sull'MSM8227.
Successivamente troviamo l'MSM8625 che dimostra ancora una volta la validità dei core Cortex-A5, nonostante la loro natura "economica", con prestazioni che stupiscono e che gli permettono di superare in prestazioni due SoC su base Krait ed uno basato su Cortex-A9. Se le prestazioni nel test CPU Float Point sono leggermente al di sotto dei due SoC con core Krait, ma decisamente superiori a quelle del dual core Cortex-A9 MT6577 con un +17,98%, è nel test CPU Integer che l'MSM8625 guadagna il vantaggio che gli permette di sopravanzare i due SoC con core Krait, totalizzando un punteggio superiore del 49,8% rispetto all'MSM8230 (che ricordo mostra prestazioni anomale) e dell'8,61% rispetto all'MSM8227.
Dopo l'MSM8625 troviamo un altro SoC che ha un comportamento prestazionale anomalo e mi riferisco all'MSM8960T, che nonostante abbia core Krait e una frequenza di ben 1,7 Ghz offre prestazioni solo lievemente maggiori all'MSM8625 (mediamente del 3,8%) mentre viene sopravanzato da SoC che, teoricamente, gli dovrebbero essere inferiori.
L'esempio più lampante è l'APQ8060, basato sul "vecchio" core Scorpion, che a pari frequenza offre prestazioni inferiori del 74,55% nel test CPU Float Point ma recupera nel test CPU Integer con un impressionante punteggio di 2080 punti, che gli garantisce un vantaggio del 59,39%, sopravanzando così il teoricamente più prestante MSM8960T.
A seguire troviamo il SoC Mediatek più prestante del lotto, l'MT6577T, che si piazza nella sesta posizione della classifica. Questo SoC segna un grande miglioramento nella produzione hardware di Mediatek rispetto alla prima analisi, visto che nella prima parte del confronto il miglior SoC dell'azienda Taiwanese si piazzava solamente al decimo posto; a titolo di paragone vi basti pensare che dal miglior SoC Mediatek della precedente analisi a questo MT6577T c'è stato un incremento prestazionale incredibile che si quantifica in un +434,87% nel test CPU Integer e addirittura un +584,24% nel test CPU Float Point.
A spartirsi le posizioni di testa troviamo esclusivamente SoC Qualcomm dotati di core Krait, con l'MSM8960, l'MSM8660A e l'MSM8260 che offrono prestazioni pressochè allineate, anche se l'MSM8960 mostra un piccolo "cedimento" nel test CPU Integer, mentre svetta in cima alla classifica il Qualcomm APQ8064, l'unico quad core presente nella comparativa. Quest'ultimo, grazie ai core Krait, alla sua configurazione quad core e alla frequenza di 1,5 Ghz, riesce a sprigionare performance assolutamente inarrivabili per tutti gli altri SoC e distanzia il secondo SoC in classifica, ossia l'MSM8260A, con un +97,5% nel test CPU Integer e addirittura un +133,14% nel test CPU Float Point.
Nella prima parte del confronto tra Qualcomm e Mediatek concludevo l'analisi affermando che l'unica scelta possibile nella fascia media, medio/alta ed alta era Qualcomm mentre Mediatek poteva essere scelta soltanto per equipaggiare smartphone di fascia bassa ma come vi avevo anticipato le cose sarebbero cambiate.
Ecco quindi che in questa seconda parte del confronto troviamo una Mediatek agguerrita e in grande spolvero che non offre una quantità di SoC paragonabile a quella del colosso californiano ma ne presenta solamente tre, tutti però di ottima qualità.
Mediatek, per quanto riguarda questa comparativa, se ne esce con il miglior SoC single core in grado di mettere dietro di se ben cinque prodotti Qualcomm, offre un discreto SoC di fascia media con il suo MT6577 e insidia la fascia medio/alta con il suo MT6577T; insomma un bel cambiamento per un'azienda che in precedenza non poteva permettersi pressochè nessun confronto con la potente Qualcomm.
Quest'ultima dal canto suo produce una quantità inusitata di SoC in grado di andare a coprire ogni anfratto di ogni fascia del mercato, da quella più bassa a quella più alta, e ci ricorda sempre il livello tecnologico e prestazionale che è in grado di sprigionare grazie a prodotti come il mostruoso APQ8064; insomma resta sempre lei l'azienda da battere.
Nella prossima comparativa andremo a vedere se Mediatek continuerà a migliorare e quindi ad avvicinarsi a Qualcomm oppure se quest'ultima sarà in grado di porre tra se e l'azienda Taiwanese, un gap nuovamente incolmabile.