Visto il successo commerciale dell'originale Huawei P8 Lite e del suo successore P8 Lite 2017, non potevo esimermi dal recensire, e confrontare, quello che è considerato a tutti gli effetti l'erede "spirituale" dei due device "P8" di Huawei.
Sto parlando del recentissimo Huawei P Smart, uno smartphone che segue la filosofia dei due precedenti P8 e che cerca quindi di offrire un buon hardware, all'interno di un contesto fatto di dettagli estetici che richiamino, in qualche modo, device di gamma più alta.
Andiamo quindi a scoprire se questo P Smart di Huawei riuscirà ad essere il degno successore dei tanto apprezzati P8 Lite e P8 Lite 2017.
Con la consueta attenzione alle prestazioni dello smartphone, ecco a voi l'esame / comparazione dell'Huawei P Smart:
Sto parlando del recentissimo Huawei P Smart, uno smartphone che segue la filosofia dei due precedenti P8 e che cerca quindi di offrire un buon hardware, all'interno di un contesto fatto di dettagli estetici che richiamino, in qualche modo, device di gamma più alta.
Andiamo quindi a scoprire se questo P Smart di Huawei riuscirà ad essere il degno successore dei tanto apprezzati P8 Lite e P8 Lite 2017.
Con la consueta attenzione alle prestazioni dello smartphone, ecco a voi l'esame / comparazione dell'Huawei P Smart:
Come di consueto passiamo subito ad osservare le specifiche tecniche dello smartphone in esame:
Design e Materiali
Esteticamente il design di questo Huawei P Smart si fa apprezzare grazie all'adozione di uno schermo 18:9, alle conseguenti cornici ridotte e all'utilizzo di una cover metallica per il retro. È però proprio il retro del P Smart a mostrare il fianco ad un paio di critiche: innanzitutto la back cover metallica è inframezzata da due bande plastiche (in cima e sul fondo), il che può riportare alla mente device ben più datati di questo, e in secondo luogo rende lo smartphone un pò scivoloso.
Queste due critiche sono un po come trovare il pelo nell'uovo, anche perché difficilmente userete lo smartphone senza un qualsiasi tipo di cover, però era giusto segnalarlo.
In definitiva il design di questo Huawei P Smart è, nel complesso, promosso ma a mio parere risulta meno "armonioso" rispetto a quello del "vecchio" P8 Lite 2017.
Queste due critiche sono un po come trovare il pelo nell'uovo, anche perché difficilmente userete lo smartphone senza un qualsiasi tipo di cover, però era giusto segnalarlo.
In definitiva il design di questo Huawei P Smart è, nel complesso, promosso ma a mio parere risulta meno "armonioso" rispetto a quello del "vecchio" P8 Lite 2017.
Dimensioni e peso
Da questo punto di vista il risultato è eccellente sotto entrambi gli aspetti.
Le dimensioni risultano assolutamente paragonabili a quelle del P8 Lite 2017, seppur questo Huawei P Smart adotti un pannello da 5,65 pollici contro i "soli" 5,2 pollici del P8 Lite 2017. Questo risultato è stato possibile grazie all'adozione dell'aspect ratio 18:9 per lo schermo e all'ottimizzazione delle cornici, rendendo di fatto questo Huawei P Smart più stretto, più leggero e lievissimamente più alto (parliamo di una differenza di soli 0,28 cm) rispetto al P8 Lite 2017.
Le dimensioni risultano assolutamente paragonabili a quelle del P8 Lite 2017, seppur questo Huawei P Smart adotti un pannello da 5,65 pollici contro i "soli" 5,2 pollici del P8 Lite 2017. Questo risultato è stato possibile grazie all'adozione dell'aspect ratio 18:9 per lo schermo e all'ottimizzazione delle cornici, rendendo di fatto questo Huawei P Smart più stretto, più leggero e lievissimamente più alto (parliamo di una differenza di soli 0,28 cm) rispetto al P8 Lite 2017.
Schermo
Lo schermo è ovviamente la chicca più notevole di questo P Smart che di fatto sdogana l'aspect ratio 18:9 nella fascia media Huawei.
Il pannello utilizzato è un unità LCD IPS Full HD+ (quindi una risoluzione di 1080x2560 contro i tradizionali 1080x1920) senza infamia e senza lode, quindi non eccelle ma non mostra neanche difetti degni di questo nome (forse i neri un pò "grigio scuro"). I colori e gli angoli di visione sono quelli tipici di un unità IPS, quindi buoni, mentre la luminosità è solamente discreta.
Il pannello utilizzato è un unità LCD IPS Full HD+ (quindi una risoluzione di 1080x2560 contro i tradizionali 1080x1920) senza infamia e senza lode, quindi non eccelle ma non mostra neanche difetti degni di questo nome (forse i neri un pò "grigio scuro"). I colori e gli angoli di visione sono quelli tipici di un unità IPS, quindi buoni, mentre la luminosità è solamente discreta.
Processore e GPU
Il SoC HiSilicon Kirin 659 montato dall'Huawei P Smart è l'ennesimo rimaneggiamento dell'originale HiSilicon Kirin 650 (P9 Lite), SoC da cui poi sono derivati il Kirin 655 (P8 Lite 2017), il Kirin 658 (P10 Lite) ed infine proprio il Kirin 659.
Insomma è sempre lo stesso identico SoC octa-core suddiviso in due cluster quad-core, uno per le alte prestazioni ed uno per il risparmio energetico, con l'unica differenza che, a ogni nuova nomenclatura, ha corrisposto un aumento nella frequenza di clock della CPU.
La GPU purtroppo non ha tratto nessun giovamento da questa procedura, quindi è esattamente la stessa del Kirin 650.
Vediamo ora come si comporta questo HiSilicon Kirin 659, un Kirin 650 sotto "steroidi" che raggiunge, per il cluster quad-core ad alte prestazioni, la ragguardevole frequenza di clock di 2,36 Ghz:
Insomma è sempre lo stesso identico SoC octa-core suddiviso in due cluster quad-core, uno per le alte prestazioni ed uno per il risparmio energetico, con l'unica differenza che, a ogni nuova nomenclatura, ha corrisposto un aumento nella frequenza di clock della CPU.
La GPU purtroppo non ha tratto nessun giovamento da questa procedura, quindi è esattamente la stessa del Kirin 650.
Vediamo ora come si comporta questo HiSilicon Kirin 659, un Kirin 650 sotto "steroidi" che raggiunge, per il cluster quad-core ad alte prestazioni, la ragguardevole frequenza di clock di 2,36 Ghz:
Come vediamo dal test 3DMark e dal benchmark AnTuTu, la CPU dell'HiSilicon Kirin 659 fa esattamente quello che ci si aspetterebbe da un processore architetturalmente identico al suo progenitore ma con un centinaio di megahertz in più.
Nel test "3DMark - Ice Storm Unlimited Physics 1280x720 offscreen" le prestazioni del Kirin 659 sono allineate a quelle del Kirin 650 e del Kirin 655 e l'impercettibile differenza nei punteggi rientra perfettamente nei margini di errore del benchmark stesso. Probabilmente questo test 3DMark predilige la quantità e la tipologia di core a disposizione della CPU, a scapito della mera frequenza di clock, ecco così spiegata questa omogeneità nei punteggi.
Nel benchmark "AnTuTu v6" viene invece fuori il boost prestazionale che regala l'aumento della frequenza di clock del Kirin 659.
In questo test infatti il Kirin 659 risulta il più veloce dei tre Kirin, indicando prestazioni superiori del +16,82% rispetto al Kirin 655 e del +31,74% rispetto al Kirin 650.
Passiamo ora a vedere come si comporta la Mali-T830 MP2, la stessa GPU che trovavamo già a bordo del Kirin 650 e del Kirin 655 e che ora ritroviamo nel Kirin 659.
Alla luce di questa uguaglianza hardware, metterò a confronto la GPU dell'Huawei P Smart con la Mali-T720 MP2 del più economico Samsung Galaxy J3 2017 (street price, nel momento in cui scrivo, di 149 euro) e con l'Adreno 505 dell'LG Q6; quest'ultimo dal prezzo paragonabile al P Smart (street price, nel momento in cui scrivo, di 210 euro):
Nel test "3DMark - Ice Storm Unlimited Physics 1280x720 offscreen" le prestazioni del Kirin 659 sono allineate a quelle del Kirin 650 e del Kirin 655 e l'impercettibile differenza nei punteggi rientra perfettamente nei margini di errore del benchmark stesso. Probabilmente questo test 3DMark predilige la quantità e la tipologia di core a disposizione della CPU, a scapito della mera frequenza di clock, ecco così spiegata questa omogeneità nei punteggi.
Nel benchmark "AnTuTu v6" viene invece fuori il boost prestazionale che regala l'aumento della frequenza di clock del Kirin 659.
In questo test infatti il Kirin 659 risulta il più veloce dei tre Kirin, indicando prestazioni superiori del +16,82% rispetto al Kirin 655 e del +31,74% rispetto al Kirin 650.
Passiamo ora a vedere come si comporta la Mali-T830 MP2, la stessa GPU che trovavamo già a bordo del Kirin 650 e del Kirin 655 e che ora ritroviamo nel Kirin 659.
Alla luce di questa uguaglianza hardware, metterò a confronto la GPU dell'Huawei P Smart con la Mali-T720 MP2 del più economico Samsung Galaxy J3 2017 (street price, nel momento in cui scrivo, di 149 euro) e con l'Adreno 505 dell'LG Q6; quest'ultimo dal prezzo paragonabile al P Smart (street price, nel momento in cui scrivo, di 210 euro):
Nonostante i quasi due anni sul "groppone" la Mali-T830 MP2 continua ad essere un ottimo pezzo di silicio.
Nel primo test "3DMark - Sling Shot OpenGL ES 3.0 Unlimited 2560x1440" la Mali-T830 MP2 indica prestazioni superiori del +25,93% rispetto all'Adreno 505 e surclassa la Mali-T720 MP2 con un +233,52%.
Nel secondo test "3DMark - Sling Shot OpenGL ES 3.0 Unlimited Graphics 2560x1440" la situazione cambia di poco e la GPU dell'Huawei P Smart svetta nuovamente, segnando un punteggio superiore del +21,41% rispetto alla GPU dell'LG Q6 e addirittura del +248,65% rispetto alla GPU del Samsung Galaxy J3 2017.
Nel primo test "3DMark - Sling Shot OpenGL ES 3.0 Unlimited 2560x1440" la Mali-T830 MP2 indica prestazioni superiori del +25,93% rispetto all'Adreno 505 e surclassa la Mali-T720 MP2 con un +233,52%.
Nel secondo test "3DMark - Sling Shot OpenGL ES 3.0 Unlimited Graphics 2560x1440" la situazione cambia di poco e la GPU dell'Huawei P Smart svetta nuovamente, segnando un punteggio superiore del +21,41% rispetto alla GPU dell'LG Q6 e addirittura del +248,65% rispetto alla GPU del Samsung Galaxy J3 2017.
Ram, Memoria interna e batteria
Per uno smartphone di questa fascia di prezzo l'accoppiata 3 gigabyte di ram e 32 gigabyte di memoria espandibili è più che adeguata.
I 3 gigabyte di ram assecondano egregiamente il SoC Kirin 659 e vi permetteranno di tenere un discreto quantitativo di app in background, mentre i 32 gigabyte di memoria interna, più eventuale microSD (con capienza massima di 256 GB), sono più che sufficienti a soddisfare le necessità della maggiorparte dell'utenza.
Discorso a parte merita la batteria da 3000 mAh che, seppur in grado di alimentare fino a sera il P Smart anche con un utilizzo medio-intenso, risulta meno efficace di quella del P8 Lite 2017 e del P9 Lite.
La ragione è molto semplice in quanto, a parità di milliampereora, la batteria del P Smart si trova a dover alimentare uno schermo più grande (5,65 pollici contro 5,2 pollici), con una risoluzione maggiore (Full HD+ contro Full HD) e un SoC più spinto nella frequenza di clock (2,36 Ghz contro 2 / 2,1 Ghz). Tutti questi elementi impattano, ovviamente, sulla durata della batteria, quindi personalmente avrei preferito avere un Huawei P Smart magari lievissimamente più pesante e spesso ma con un unità da 3200 / 3300 mAh.
I 3 gigabyte di ram assecondano egregiamente il SoC Kirin 659 e vi permetteranno di tenere un discreto quantitativo di app in background, mentre i 32 gigabyte di memoria interna, più eventuale microSD (con capienza massima di 256 GB), sono più che sufficienti a soddisfare le necessità della maggiorparte dell'utenza.
Discorso a parte merita la batteria da 3000 mAh che, seppur in grado di alimentare fino a sera il P Smart anche con un utilizzo medio-intenso, risulta meno efficace di quella del P8 Lite 2017 e del P9 Lite.
La ragione è molto semplice in quanto, a parità di milliampereora, la batteria del P Smart si trova a dover alimentare uno schermo più grande (5,65 pollici contro 5,2 pollici), con una risoluzione maggiore (Full HD+ contro Full HD) e un SoC più spinto nella frequenza di clock (2,36 Ghz contro 2 / 2,1 Ghz). Tutti questi elementi impattano, ovviamente, sulla durata della batteria, quindi personalmente avrei preferito avere un Huawei P Smart magari lievissimamente più pesante e spesso ma con un unità da 3200 / 3300 mAh.
Reti supportate, connettività e sensori
L'Huawei P Smart non si fa mancare nulla, troviamo quindi il supporto alle reti LTE, all'A-GPS/GLONASS e al sistema GPS cinese BeiDou, supporta il Wi-Fi di classe N e il Bluetooth 4.2 Low Energy.
La dotazione di sensori è altrettanto completa, troviamo infatti tutti i principali sensori (addirittura anche un sensore di gravità) e all'appello non manca neanche il sensore d'impronte (tra l'altro molto reattivo) e l'NFC.
La dotazione di sensori è altrettanto completa, troviamo infatti tutti i principali sensori (addirittura anche un sensore di gravità) e all'appello non manca neanche il sensore d'impronte (tra l'altro molto reattivo) e l'NFC.
Fotocamera e video
Altra piacevole novità di questo Huawei P Smart è la dual-camera da 13+2 Megapixel.
La fotocamera principale è ovviamente quella col modulo da 13 Megapixel mentre il modulo da 2 Megapixel ha il compito di aggiungere dettagli di profondità agli scatti.
Questa "accoppiata" vi permetterà inoltre di applicare un effetto bokeh, abbastanza soddisfacente, alle foto.
Gli scatti in condizioni di luminosità ottimale risultano buoni e i colori sono ben riprodotti ma, come spesso accade, la qualità delle foto scema vistosamente quando viene a mancare una buona fonte di luce. Buoni anche i video registrabili con una risoluzione massima di 1920x1080 pixel a 30 fotogrammi al secondo.
Tiene "botta" anche la fotocamera frontale da 8 Megapixel, che riesce a non sfigurare ed è in grado di eseguire scatti di qualità sufficiente e video in qualità HD.
La fotocamera principale è ovviamente quella col modulo da 13 Megapixel mentre il modulo da 2 Megapixel ha il compito di aggiungere dettagli di profondità agli scatti.
Questa "accoppiata" vi permetterà inoltre di applicare un effetto bokeh, abbastanza soddisfacente, alle foto.
Gli scatti in condizioni di luminosità ottimale risultano buoni e i colori sono ben riprodotti ma, come spesso accade, la qualità delle foto scema vistosamente quando viene a mancare una buona fonte di luce. Buoni anche i video registrabili con una risoluzione massima di 1920x1080 pixel a 30 fotogrammi al secondo.
Tiene "botta" anche la fotocamera frontale da 8 Megapixel, che riesce a non sfigurare ed è in grado di eseguire scatti di qualità sufficiente e video in qualità HD.
Conclusioni
L'Huawei P Smart è reperibile on line, nel momento in cui scrivo, ad un prezzo di circa 223 euro.
A questo prezzo avrete per le mani il degno successore dell'Huawei P8 Lite 2017 e potrete contare su chicche come lo schermo 18:9 e la dual-camera.
Il P Smart è quindi promosso ma ho come la sensazione che Huawei abbia perso la ghiotta occasione di poter offrire alla propria clientela il medio-gamma perfetto.
Sarebbe bastata un pizzico di attenzione in più all'estetica del retro dello smartphone e l'inserimento di una batteria leggermente più capiente per infliggere un durissimo colpo ai medio-gamma proposti dalla concorrenza.
Nel caso abbiate apprezzato la recensione di questo Huawei P Smart vi invito a commentare e/o a mettere un "mi piace" sulla pagina Facebook di Tech's Lounge. Grazie mille.
A questo prezzo avrete per le mani il degno successore dell'Huawei P8 Lite 2017 e potrete contare su chicche come lo schermo 18:9 e la dual-camera.
Il P Smart è quindi promosso ma ho come la sensazione che Huawei abbia perso la ghiotta occasione di poter offrire alla propria clientela il medio-gamma perfetto.
Sarebbe bastata un pizzico di attenzione in più all'estetica del retro dello smartphone e l'inserimento di una batteria leggermente più capiente per infliggere un durissimo colpo ai medio-gamma proposti dalla concorrenza.
Nel caso abbiate apprezzato la recensione di questo Huawei P Smart vi invito a commentare e/o a mettere un "mi piace" sulla pagina Facebook di Tech's Lounge. Grazie mille.
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