Era il 1983 e l'industria del videogioco si ritrovò ad affrontare una crisi in grado di mettere in ginocchio l'intero settore, con conseguente chiusura di diverse case produttrici di console ed home computer.
E' nel vuoto creato da questa crisi che si inserì il samurai nipponico destinato a risollevare le sorti di un'intera industria: il Nintendo 8-bit (NES).
E' nel vuoto creato da questa crisi che si inserì il samurai nipponico destinato a risollevare le sorti di un'intera industria: il Nintendo 8-bit (NES).
Oggi che le console sono sempre più simili (se non identiche, vista l'adozione dei componenti in grembo a PS4 e Xbox One) ai PC desktop, penso sia un doveroso tributo ripercorrere l'evoluzione hardware delle nostre macchine da gioco preferite (che siano console, PC o entrambi). E' da qui, dal lancio del NES, che comincia il nostro viaggio all'interno delle componenti hardware più importanti che distinguevano le console dai computer dell'epoca. Lanciato nel 1983 in Giappone per approdare nel 1987 presso i nostri italici lidi, il Nintendo Entertainment System era così composto: |
- CPU 8-bit a 1,66 / 1,79 Mhz*
- RAM 2 Kilobyte
- Scheda video (per l'esattezza coprocessore video) denominata PPU (Picture Processing Unit) operante ad una frequenza 5,32 / 5,37 Mhz* e con 2 Kilobyte di memoria dedicata + 256 byte di memoria dedicata agli sprite + 28 byte dedicati ai colori dello sfondo e degli sprite.
*: la frequenza varia in base al mercato di destinazione della console.
La CPU era prodotta dalla Ricoh e derivava dal microprocessore ad 8-bit denominato MOS 6502; quest'ultimo era prodotto da MOS Technology, azienda statunitense che presentò il suddetto processore sul finire del 1975.
La Ricoh, tra gli anni ottanta e novanta, era (ed è tutt'oggi) un'azienda giapponese specializzata nella produzione di fotocopiatrici e fax, mentre MOS Technology produceva circuiti integrati e microcomputer.
Quando il MOS 6502 fu immesso sul mercato spiazzò completamente la concorrenza, questo grazie al costo decisamente contenuto (tra i 20 e i 40 dollari) e alle prestazioni eccellenti, essendo quest'ultimo in grado di superare concorrenti ben più blasonati e decisamente più costosi (come il Motorola 6800 che costava 175 dollari). Tale processore fu usato anche dalla neonata Apple per il suo Apple I e relativo successore.
Il NES però uscì nel 1983, ben 8 anni dopo il lancio dell'originale MOS 6502, e il mondo PC nello stesso anno poteva vantare CPU come l'Intel 80286. Quest'ultimo era un processore general purpose (ossia non dedicato ad un unico tipo di utilizzo) x86 a 16 bit e fu commercializzato a partire dal 1982. |
Ecco le principali caratteristiche del processore made in Intel:
L'80286 poteva vantare prestazioni per ciclo di clock addirittura doppie rispetto al modello precedente, l'Intel 8086, e fu progettato principalmente per applicazioni di tipo multitasking relative alle comunicazioni. Rilasciato in varie versioni, differenziate dalla frequenza di clock, poteva andare dai 4 Mhz fino a toccare i 25 Mhz.
La prima cosa che salta all'occhio, paragonando le specifiche tecniche dell'Intel 80286 al processore in uso dal NES, è la notevole differenza di clock (4 / 25 Mhz contro 1,66 / 1,79 Mhz) e l'architettura diversa, visto che parliamo di un processore 16-bit contro uno 8-bit.
La più grande differenza che deriva da questa disparità architetturale, è che un processore 16-bit può elaborare molti più calcoli e movimentare una quantità maggiore di dati rispetto ad un'architettura di tipo 8-bit.
Ovviamente all'epoca non si potevano misurare le prestazioni di un processore, come siamo abituati a fare oggi, con i vari 3d Mark e affini, quindi è molto più difficile rendere chiara l'idea della diversità di potenza tra le due CPU.
Cercando informazioni nel web però, si può arrivare ad un confronto basandoci sui MIPS generati dai due processori, che sono il numero (espresso in milioni) di istruzioni assembly che la CPU riesce ad eseguire nell'arco di un secondo.
Il MOS 6502 con una frequenza di clock di 1 Mhz produceva 0,43 MIPS, elaborando 430000 istruzioni assembly in un secondo, quindi la variante montata dal NES arriverebbe empiricamente (vista l'architettura customizzata rispetto all'originale MOS 6502) a produrre circa 0,714 MIPS con una frequenza di 1,66 Mhz e di 0,770 MIPS con 1,79 Mhz.
L'intel 80286 invece con una frequenza di clock di 12 Mhz generava ben 1,28 MIPS al secondo, quindi nella sua versione più "lenta" produceva all'incirca 0,428 MIPS per arrivare, nella sua variante più "veloce", a toccare i 2,675 MIPS per secondo.
Nonostante gli otto anni in più sulle spalle, rispetto all'80286, il MOS 6502 era decisamente un gran bel pezzo di silicio, visto e considerando che con una frequenza di solo 1 Mhz generava più MIPS (0,43) rispetto alla CPU Intel con clock di 4 Mhz (0,428). Quindi nel 1983, prendendo comunque con le "pinze" questi dati, il processore del Nintendo Entertainment System poteva essere paragonato ad un Intel 80286 con frequenza di clock di 6,7 / 7,2 Mhz.
- CPU 16-bit a 4 / 25 Mhz
- supporto fino a 16 Megabyte di RAM
L'80286 poteva vantare prestazioni per ciclo di clock addirittura doppie rispetto al modello precedente, l'Intel 8086, e fu progettato principalmente per applicazioni di tipo multitasking relative alle comunicazioni. Rilasciato in varie versioni, differenziate dalla frequenza di clock, poteva andare dai 4 Mhz fino a toccare i 25 Mhz.
La prima cosa che salta all'occhio, paragonando le specifiche tecniche dell'Intel 80286 al processore in uso dal NES, è la notevole differenza di clock (4 / 25 Mhz contro 1,66 / 1,79 Mhz) e l'architettura diversa, visto che parliamo di un processore 16-bit contro uno 8-bit.
La più grande differenza che deriva da questa disparità architetturale, è che un processore 16-bit può elaborare molti più calcoli e movimentare una quantità maggiore di dati rispetto ad un'architettura di tipo 8-bit.
Ovviamente all'epoca non si potevano misurare le prestazioni di un processore, come siamo abituati a fare oggi, con i vari 3d Mark e affini, quindi è molto più difficile rendere chiara l'idea della diversità di potenza tra le due CPU.
Cercando informazioni nel web però, si può arrivare ad un confronto basandoci sui MIPS generati dai due processori, che sono il numero (espresso in milioni) di istruzioni assembly che la CPU riesce ad eseguire nell'arco di un secondo.
Il MOS 6502 con una frequenza di clock di 1 Mhz produceva 0,43 MIPS, elaborando 430000 istruzioni assembly in un secondo, quindi la variante montata dal NES arriverebbe empiricamente (vista l'architettura customizzata rispetto all'originale MOS 6502) a produrre circa 0,714 MIPS con una frequenza di 1,66 Mhz e di 0,770 MIPS con 1,79 Mhz.
L'intel 80286 invece con una frequenza di clock di 12 Mhz generava ben 1,28 MIPS al secondo, quindi nella sua versione più "lenta" produceva all'incirca 0,428 MIPS per arrivare, nella sua variante più "veloce", a toccare i 2,675 MIPS per secondo.
Nonostante gli otto anni in più sulle spalle, rispetto all'80286, il MOS 6502 era decisamente un gran bel pezzo di silicio, visto e considerando che con una frequenza di solo 1 Mhz generava più MIPS (0,43) rispetto alla CPU Intel con clock di 4 Mhz (0,428). Quindi nel 1983, prendendo comunque con le "pinze" questi dati, il processore del Nintendo Entertainment System poteva essere paragonato ad un Intel 80286 con frequenza di clock di 6,7 / 7,2 Mhz.
Terminato il confronto tra la CPU sotto al "cofano" del NES e il processore del noto "chip maker" Intel, chiudo lasciando un meritatissimo spazio ad alcune copertine dei giochi più rappresentativi del catalago Nintendo 8-bit:
Dopo questa comparazione hardware, che sottolinea come non si deve far affidamento sui soli Megahertz per valutare quanto sia veloce una CPU, fa un certo effetto ripensare alle capacità tecniche delle console anni 80, quando oggi abbiamo in casa "mostri" dotati di 8 core operanti ad una frequenza di 1,6 Ghz. Nonostante quello che le console attuali o comunque "recenti" hanno da offrire spero vi sia comunque venuta voglia di recuperare un glorioso Nintendo 8-bit; magari da ebay o, se lo avevate, dalla soffitta in cui lo avete lasciato. Sono certo che proverete un semplice ma genuino divertimento, cosa che questa macchina sapeva già regalare nel 1983...sia ai più piccini che...agli adulti.
Per chi volesse recuperare un bel Nintendo Entertainment System:
Per chi volesse recuperare un bel Nintendo Entertainment System: