Con la precedente comparativa di SoC Qualcomm sono andato ad analizzare le prestazioni degli Snapdragon di fascia media e medio/bassa, ossia gli Snapdragon 400, 410 e 412.
Quest'oggi voglio spostarmi sull'analisi di alcuni SoC Qualcomm della serie 6xx, ossia gli Snapdragon di fascia media e medio/alta.
Se fino a qualche anno fa la serie 6xx degli Snapdragon veniva adottata da smartphone abbastanza costosi (ad esempio Samsung Galaxy S4), oggi invece riusciamo a trovare alcuni esponenti della serie 6xx anche su smartphone con un costo che si assesta intorno ai 250/300 euro.
Continuate a leggere per farvi un'idea sulle differenze prestazionali tra Snapdragon 600, 615 e 616.
Se fino a qualche anno fa la serie 6xx degli Snapdragon veniva adottata da smartphone abbastanza costosi (ad esempio Samsung Galaxy S4), oggi invece riusciamo a trovare alcuni esponenti della serie 6xx anche su smartphone con un costo che si assesta intorno ai 250/300 euro.
Continuate a leggere per farvi un'idea sulle differenze prestazionali tra Snapdragon 600, 615 e 616.
Come sempre passo a presentarvi in dettaglio le caratteristiche tecniche dei tre Snapdragon presi in esame:
Premessa ai test
Chi mi segue, e legge le pagine di Tech's Lounge, sa che a questo punto sono solito analizzare le prestazioni delle CPU dei SoC presenti nella comparativa.
Questa volta però devo fare un eccezione alla regola, in quanto i dati che ho reperito sulle prestazioni delle CPU dei SoC Snapdragon 615 e 616 sono per lo meno "fuorvianti".
Solitamente per indicare le prestazioni di un SoC mi affido, sia per i test CPU che GPU, ai punteggi che quest'ultimi hanno ottenuto nel noto benchmark "3DMark"; questa volta però non sarà così per quanto riguarda i processori dei SoC.
Ecco a voi il motivo:
Questa volta però devo fare un eccezione alla regola, in quanto i dati che ho reperito sulle prestazioni delle CPU dei SoC Snapdragon 615 e 616 sono per lo meno "fuorvianti".
Solitamente per indicare le prestazioni di un SoC mi affido, sia per i test CPU che GPU, ai punteggi che quest'ultimi hanno ottenuto nel noto benchmark "3DMark"; questa volta però non sarà così per quanto riguarda i processori dei SoC.
Ecco a voi il motivo:
Ho affiancato volutamente le prestazioni dello Snapdragon 410, con frequenza di clock di 1,2 Ghz, a quelle dello Snapdragon 615 e del 616, per rendervi partecipi della mia perplessità.
Come vedete entrambi gli Snapdragon serie 6xx ottengono punteggi inferiori al decisamente meno performante Snapdragon 410.
Ciò, in linea teorica, non sarebbe possibile.
Affermo questo perché baso il mio pensiero su alcuni dati certi:
Il dubbio, che la causa di queste scarse prestazioni andasse ricercata in una "non ottimale" gestione degli otto core da parte del 3DMark, è svanito nel momento stesso in cui mi è balenato in testa. Questo perché in questi giorni sto lavorando ad una comparativa che coinvolge un SoC con processore octa-core di produzione Samsung, e i punteggi ottenuti da quest'ultimo nel 3DMark sono quelli che ci si aspetterebbe da una CPU di questo tipo.
Rimane quindi da considerare il problema delle temperature del SoC.
Secondo alcuni test Snapdragon 615 sembra essere afflitto dallo stesso problema che ha colpito il "fratello maggiore" Snapdragon 810: quello delle temperature troppo elevate.
Quando si verifica un eventualità simile, per evitare danni a livello hardware, vengono "tagliate" le frequenze operative della CPU, e ciò si traduce in prestazioni inferiori alle teoriche potenzialità tecniche. Probabilmente con un test impegnativo come il 3DMark il SoC viene messo alla frusta e le frequenze della CPU vengono inesorabilmente tagliate, comportando in questo modo prestazioni al di sotto delle aspettative e al di sotto di quanto ottenuto da un "modesto" Snapdragon 410. Ciò che però mi colpisce maggiormente è che anche Snapdragon 616 sembra sia interessato dalla medesima problematica.
Utilizzando lo smartphone in maniera più normale, con app non così impegnative come un benchmark, non si verificherà di certo un eventualità come quella del throttling (termine che indica il taglio delle frequenze operative a seguito di temperature elevate) ma in questo specifico frangente mi ha impedito di affidarmi al 3DMark per darvi indicazione delle prestazioni di Snapdragon 615 e 616.
In questa premessa non ho fatto alcuna menzione dello Snapdragon 600 perchè, questo buon "vecchio" quad-core 32-bit, non è interessato dal problema che affligge i suoi successori a 64-bit.
Come vedete entrambi gli Snapdragon serie 6xx ottengono punteggi inferiori al decisamente meno performante Snapdragon 410.
Ciò, in linea teorica, non sarebbe possibile.
Affermo questo perché baso il mio pensiero su alcuni dati certi:
- Snapdragon 410, 615 e 616 condividono la stessa tipologia di core Cortex-A53 con supporto ai 64-bit
- Qualcomm dichiara che Snapdragon 615 e 616 possono utilizzare tutti e gli otto core contemporaneamente in caso di determinati carichi di lavoro
- La frequenza di clock CPU del cluster più performante, di Snapdragon 615 e di Snapdragon 616, è decisamente più elevata di quella dello Snapdragon 410 preso in esame
Il dubbio, che la causa di queste scarse prestazioni andasse ricercata in una "non ottimale" gestione degli otto core da parte del 3DMark, è svanito nel momento stesso in cui mi è balenato in testa. Questo perché in questi giorni sto lavorando ad una comparativa che coinvolge un SoC con processore octa-core di produzione Samsung, e i punteggi ottenuti da quest'ultimo nel 3DMark sono quelli che ci si aspetterebbe da una CPU di questo tipo.
Rimane quindi da considerare il problema delle temperature del SoC.
Secondo alcuni test Snapdragon 615 sembra essere afflitto dallo stesso problema che ha colpito il "fratello maggiore" Snapdragon 810: quello delle temperature troppo elevate.
Quando si verifica un eventualità simile, per evitare danni a livello hardware, vengono "tagliate" le frequenze operative della CPU, e ciò si traduce in prestazioni inferiori alle teoriche potenzialità tecniche. Probabilmente con un test impegnativo come il 3DMark il SoC viene messo alla frusta e le frequenze della CPU vengono inesorabilmente tagliate, comportando in questo modo prestazioni al di sotto delle aspettative e al di sotto di quanto ottenuto da un "modesto" Snapdragon 410. Ciò che però mi colpisce maggiormente è che anche Snapdragon 616 sembra sia interessato dalla medesima problematica.
Utilizzando lo smartphone in maniera più normale, con app non così impegnative come un benchmark, non si verificherà di certo un eventualità come quella del throttling (termine che indica il taglio delle frequenze operative a seguito di temperature elevate) ma in questo specifico frangente mi ha impedito di affidarmi al 3DMark per darvi indicazione delle prestazioni di Snapdragon 615 e 616.
In questa premessa non ho fatto alcuna menzione dello Snapdragon 600 perchè, questo buon "vecchio" quad-core 32-bit, non è interessato dal problema che affligge i suoi successori a 64-bit.
CPU
Terminata l'obbligatoria premessa possiamo passare a testare le CPU con il benchmark Linpack. Quest'ultimo testa le prestazioni della CPU nelle operazioni in virgola mobile ed il risultato viene espresso in FLOPS, ossia la quantità di operazioni in virgola mobile eseguite dal processore nell'arco di un secondo:
Lo Snapdragon 600 è il più vecchio tra i SoC presi in esame, eppure resta ancora il più performante dei tre.
Le ragioni di queste performance da parte dello Snapdragon 600 vanno ricercate nella tipologia del core adottata per la sua CPU.
Il Krait-300 è un tipo di core prodotto e customizzato da Qualcomm che si pone, a prestazioni, poco al di sotto dei "vecchi" ma potenti Cortex-A15; quest'ultimi sono sostanzialmente i progenitori degli attuali Cortex-A72.
Il Cortex-A53, adottato per la CPU dello Snapdragon 615 e del 616, è invece un tipo di core che rappresenta l'evoluzione a 64-bit dei vecchi Cortex-A7; quest'ultimi erano core che prediligevano il risparmio energetico a scapito delle prestazioni pure. Il Cortex-A53 nasce quindi con lo stesso scopo del Cortex-A7 e, nonostante sia una versione migliorata sotto tutti i punti di vista rispetto a quest'ultimo, offre prestazioni in grado di avvicinarsi solamente ai vecchi Cortex-A9; quindi ben distante dalle prestazioni di un core in grado di avvicinare le prestazioni di un Cortex-A15.
Chiarito questo importantissimo punto possiamo passare a commentare i dati ottenuti tramite Linpack.
Dai dati del benchmark possiamo dire che il vecchio Snapdragon 600 offre prestazioni single-core superiori allo Snapdragon 615 e allo Snapdragon 616, rispettivamente del +71,5% e del +32,96%.
Snapdragon 616 indica invece prestazioni single-core superiori del +28,99% rispetto a Snapdragon 615. Da segnalare come lo Snapdragon 616 offra un boost prestazionale del +28,99% rispetto a Snapdragon 615, a fronte di una frequenza di clock superiore a quest'ultimo "solamente" del +13,33%.
La situazione migliora ulteriormente per lo Snapdragon 600 quando si analizzano i dati in ambiente multi-core. Linpack infatti indica per la CPU dello Snapdragon 600 prestazioni superiori allo Snapdragon 615 del +119,12% e del +117,29% rispetto allo Snapdragon 616.
A stupire in negativo è però lo Snapdragon 616 che, in questo test che coinvolge tutti i core, vanifica il vantaggio mostrato in ambiente single-thread e si fa raggiungere dallo Snapdragon 615; quest'ultimo infatti pareggia praticamente le prestazioni del teoricamente più prestante Snapdragon 616.
Sembra quasi che i due Snapdragon trovino una sorta di "collo di bottiglia" che ne impedisce uno scaling prestazionale ottimale su tutti i core a loro disposizione. Questo "fenomeno" balza subito all'occhio se guardiamo all'incremento prestazionale ottenuto dallo Snapdragon 600, quando passa da un ambiente single-thread ad uno multi-thread; stiamo parlando infatti di un incremento nelle prestazioni del +115,28%.
Nel caso dello Snapdragon 615 e dello Snapdragon 616 le prestazioni non scalano affatto come nello scenario mostrato dallo Snapdragon 600, e ci si deve accontentare di un incremento prestazionale del +68,49% per lo Snapdragon 615 e del +31,73% per lo Snapdragon 616.
Se consideriamo che, secondo quanto dichiarato da Qualcomm, i due Snapdragon più recenti possono utilizzare all'unisono i due cluster quad-core, si rimane per lo meno delusi dai risultati prestazionali ottenuti da entrambi; ancora di più nel caso dello Snapdragon 616 che gode di frequenze di clock, su entrambi i cluster, superiori a quelle dello Snapdragon 615.
Ecco in sintesi le medie prestazionali delle CPU dei tre SoC prendendo come riferimento le capacità velocistiche dello Snapdragon 600:
Le ragioni di queste performance da parte dello Snapdragon 600 vanno ricercate nella tipologia del core adottata per la sua CPU.
Il Krait-300 è un tipo di core prodotto e customizzato da Qualcomm che si pone, a prestazioni, poco al di sotto dei "vecchi" ma potenti Cortex-A15; quest'ultimi sono sostanzialmente i progenitori degli attuali Cortex-A72.
Il Cortex-A53, adottato per la CPU dello Snapdragon 615 e del 616, è invece un tipo di core che rappresenta l'evoluzione a 64-bit dei vecchi Cortex-A7; quest'ultimi erano core che prediligevano il risparmio energetico a scapito delle prestazioni pure. Il Cortex-A53 nasce quindi con lo stesso scopo del Cortex-A7 e, nonostante sia una versione migliorata sotto tutti i punti di vista rispetto a quest'ultimo, offre prestazioni in grado di avvicinarsi solamente ai vecchi Cortex-A9; quindi ben distante dalle prestazioni di un core in grado di avvicinare le prestazioni di un Cortex-A15.
Chiarito questo importantissimo punto possiamo passare a commentare i dati ottenuti tramite Linpack.
Dai dati del benchmark possiamo dire che il vecchio Snapdragon 600 offre prestazioni single-core superiori allo Snapdragon 615 e allo Snapdragon 616, rispettivamente del +71,5% e del +32,96%.
Snapdragon 616 indica invece prestazioni single-core superiori del +28,99% rispetto a Snapdragon 615. Da segnalare come lo Snapdragon 616 offra un boost prestazionale del +28,99% rispetto a Snapdragon 615, a fronte di una frequenza di clock superiore a quest'ultimo "solamente" del +13,33%.
La situazione migliora ulteriormente per lo Snapdragon 600 quando si analizzano i dati in ambiente multi-core. Linpack infatti indica per la CPU dello Snapdragon 600 prestazioni superiori allo Snapdragon 615 del +119,12% e del +117,29% rispetto allo Snapdragon 616.
A stupire in negativo è però lo Snapdragon 616 che, in questo test che coinvolge tutti i core, vanifica il vantaggio mostrato in ambiente single-thread e si fa raggiungere dallo Snapdragon 615; quest'ultimo infatti pareggia praticamente le prestazioni del teoricamente più prestante Snapdragon 616.
Sembra quasi che i due Snapdragon trovino una sorta di "collo di bottiglia" che ne impedisce uno scaling prestazionale ottimale su tutti i core a loro disposizione. Questo "fenomeno" balza subito all'occhio se guardiamo all'incremento prestazionale ottenuto dallo Snapdragon 600, quando passa da un ambiente single-thread ad uno multi-thread; stiamo parlando infatti di un incremento nelle prestazioni del +115,28%.
Nel caso dello Snapdragon 615 e dello Snapdragon 616 le prestazioni non scalano affatto come nello scenario mostrato dallo Snapdragon 600, e ci si deve accontentare di un incremento prestazionale del +68,49% per lo Snapdragon 615 e del +31,73% per lo Snapdragon 616.
Se consideriamo che, secondo quanto dichiarato da Qualcomm, i due Snapdragon più recenti possono utilizzare all'unisono i due cluster quad-core, si rimane per lo meno delusi dai risultati prestazionali ottenuti da entrambi; ancora di più nel caso dello Snapdragon 616 che gode di frequenze di clock, su entrambi i cluster, superiori a quelle dello Snapdragon 615.
Ecco in sintesi le medie prestazionali delle CPU dei tre SoC prendendo come riferimento le capacità velocistiche dello Snapdragon 600:
GPU
Visto che con l'Adreno 405 non si verificano situazioni anomale come per la CPU di Snapdragon 615 e 616, possiamo tornare ad usare i punteggi 3DMark per capire le potenzialità prestazionali dell'Adreno 320 e dell'Adreno 405:
Anche nell'analisi GPU è lo Snapdragon 600 a spuntarla, grazie alla sua Adreno 320.
L'Adreno 405 rende però meno "distanti" le prestazioni tra Snapdragon 615 / 616 e Snapdragon 600 rispetto a quanto osservato nell'analisi delle CPU.
Nel test "3DMark Ice Storm Unlimited Graphics Score 1280x720 offscreen" l'Adreno 320 ottiene un punteggio superiore del +26,88% rispetto all'Adreno 405 degli altri due Snapdragon.
Nel secondo test "3DMark Ice Storm Standard Graphics 1280x720" il vantaggio dell'Adreno 320 sull'Adreno 405 si riduce ad un risicato +3,41%.
Nel terzo ed ultimo test "3DMark Ice Storm Extreme Graphics 1920x1080" l'Adreno 320 mostra invece un vantaggio che si attesta intorno al +9,25%.
Come fatto per l'analisi CPU ora vi sintetizzo le prestazioni medie delle tre GPU, prendendo come prestazioni di riferimento quelle dell'Adreno 320 dello Snapdragon 600:
L'Adreno 405 rende però meno "distanti" le prestazioni tra Snapdragon 615 / 616 e Snapdragon 600 rispetto a quanto osservato nell'analisi delle CPU.
Nel test "3DMark Ice Storm Unlimited Graphics Score 1280x720 offscreen" l'Adreno 320 ottiene un punteggio superiore del +26,88% rispetto all'Adreno 405 degli altri due Snapdragon.
Nel secondo test "3DMark Ice Storm Standard Graphics 1280x720" il vantaggio dell'Adreno 320 sull'Adreno 405 si riduce ad un risicato +3,41%.
Nel terzo ed ultimo test "3DMark Ice Storm Extreme Graphics 1920x1080" l'Adreno 320 mostra invece un vantaggio che si attesta intorno al +9,25%.
Come fatto per l'analisi CPU ora vi sintetizzo le prestazioni medie delle tre GPU, prendendo come prestazioni di riferimento quelle dell'Adreno 320 dello Snapdragon 600:
Modem, Bluetooth, ram e tecnologie aggiuntive
Il modem integrato nei tre SoC Snapdragon supporta le reti LTE fino ad una velocità di picco di 150 Mbps in download e di 50 Mbps in upload.
Anche il supporto bluetooth non presenta differenze di sorta e tutti e tre gli Snapdragon supportano il bluetooth di tipo 4.0.
Se fino a questo momento tutti i vantaggi prestazionali sono stati esclusivamente ad appannaggio dello Snapdragon 600, sul fronte della ram i due Snapdragon più recenti si prendono una piccola rivincita. Una ram più rapida aiuta la reattività generale dello smartphone e Snapdragon 615 e 616 offrono il supporto a ram LPDDR3 ad 800 Mhz, quindi più veloci del +50,09% rispetto alle ram LPDDR3 supportate dallo Snapdragon 600.
Anche sul fronte delle tecnologie aggiuntive vediamo un altro piccolo vantaggio a favore di Snapdragon 615 e 616.
Quest'ultimi due offrono infatti il supporto a Quick Charge 2.0 mentre Snapdragon 600 è limitato al Quick Charge 1.0.
Entrambe le tecnologie permettono di ricaricare la batteria dello smartphone molto più velocemente del normale.
Con Quick Charge 1.0 è stato aumentato (rispetto a soluzioni standard) il massimo assorbimento di corrente fino a 2 Ampere a 5 Volt, mentre Quick Charge 2.0 porta il massimo assorbimento di corrente a 3 Ampere con una tensione di ricarica che varia dai 5 ai 12 Volt.
Anche il supporto bluetooth non presenta differenze di sorta e tutti e tre gli Snapdragon supportano il bluetooth di tipo 4.0.
Se fino a questo momento tutti i vantaggi prestazionali sono stati esclusivamente ad appannaggio dello Snapdragon 600, sul fronte della ram i due Snapdragon più recenti si prendono una piccola rivincita. Una ram più rapida aiuta la reattività generale dello smartphone e Snapdragon 615 e 616 offrono il supporto a ram LPDDR3 ad 800 Mhz, quindi più veloci del +50,09% rispetto alle ram LPDDR3 supportate dallo Snapdragon 600.
Anche sul fronte delle tecnologie aggiuntive vediamo un altro piccolo vantaggio a favore di Snapdragon 615 e 616.
Quest'ultimi due offrono infatti il supporto a Quick Charge 2.0 mentre Snapdragon 600 è limitato al Quick Charge 1.0.
Entrambe le tecnologie permettono di ricaricare la batteria dello smartphone molto più velocemente del normale.
Con Quick Charge 1.0 è stato aumentato (rispetto a soluzioni standard) il massimo assorbimento di corrente fino a 2 Ampere a 5 Volt, mentre Quick Charge 2.0 porta il massimo assorbimento di corrente a 3 Ampere con una tensione di ricarica che varia dai 5 ai 12 Volt.
Conclusioni
Siamo giunti al termine di quest'analisi ed è chiaro quanto lo Snapdragon 600 sia ancora un SoC tremendamente valido e prestante, in grado di oscurare alcuni degli Snapdragon serie 6xx più recenti (in questo caso Snapdragon 615 e 616).
Se non fosse per la più grande pecca dell'ecosistema Android, ossia gli aggiornamenti software, chi era in possesso di uno smartphone dotato di SoC Snapdragon 600 non avrebbe avuto molte ragioni per passare a smartphone con Snapdragon 615 e 616.
Quest'ultimi due possono però contare su un consumo energetico minore, sul supporto ai 64-bit, su ram più veloci e su una tecnologia di ricarica più recente.
Insomma se si guarda alle prestazioni pure il confronto viene vinto senza se e senza ma dallo Snapdragon 600, a dimostrazione che "millemila" core non sono sempre indice di prestazioni da top di gamma.
Se non fosse per la più grande pecca dell'ecosistema Android, ossia gli aggiornamenti software, chi era in possesso di uno smartphone dotato di SoC Snapdragon 600 non avrebbe avuto molte ragioni per passare a smartphone con Snapdragon 615 e 616.
Quest'ultimi due possono però contare su un consumo energetico minore, sul supporto ai 64-bit, su ram più veloci e su una tecnologia di ricarica più recente.
Insomma se si guarda alle prestazioni pure il confronto viene vinto senza se e senza ma dallo Snapdragon 600, a dimostrazione che "millemila" core non sono sempre indice di prestazioni da top di gamma.